sabato 14 marzo 2009

BIRMANIA volti e colori - mostra in Prato - Toscana

BIRMANIA volti e colori - foto di Simone Pacini
che si terrà il 17 marzo 2009
[orario 17.30 - 19.30] presso il Tommy Bar [viale V. Veneto, 56 – Prato].
La mostra sarà visitabile fino al 10 aprile.
“Diecimila uccelli possono trovare rifugio su un buon albero” (detto birmano)

Dopo l’occupazione inglese e quella giapponese, dal 1948 al 1962 la Birmania è stata per un breve periodo un paese democratico. Il presidente fu destituito da un colpo di Stato militare che gettò il paese in una feroce dittatura. Nel 1990 si tennero per la prima volta in 30 anni le elezioni libere. La NLD (National League for Democracy) portò alla Assemblea Costituente 392 membri, su un totale di 485, ma lo SLORC (State Law and Order Restoration Council), spalleggiato dall'Esercito, si rifiutò di cedere il potere, rovesciando l'assemblea popolare, ed arrestando i leader della NLD.

Nel settembre 2007, i bonzi protestarono pacificamente contro il regime invitando il popolo ad unirsi nelle dimostrazioni. La giunta militare rispose con la violenza, ci furono almeno 200 morti tra monaci e giornalisti. I monaci chiedevano il rispetto dei diritti umani e libertà che il regime totalitario impediva. Il governo militare si è sempre rifiutato di divulgare precise informazioni sugli scontri e minimizza l'accaduto. Infatti ha vietato anche l'uso d'Internet a tutta la popolazione, preoccupato dalle possibili reazioni dell'opinione pubblica mondiale. Ancora oggi la situazione politica è molto tesa (negazione delle libertà dell’uomo, lavori forzati, lavoro minorile, repressione della minoranze etniche) e il silenzio del resto del mondo appare imbarazzante. Come se non bastasse, l’appoggio al governo birmano da parte dei governi cinese e russo impedisce al Consiglio di Sicurezza dell’ONU di prendere una posizione critica nei confronti della giunta militare.

Questo è un piccolo insieme di foto scattate durante un viaggio in Birmania, i protagonisti degli scatti sono i volti della gente birmana e i colori delle sue terre. E’ la Birmania del Lago Inle, luogo ameno e suggestivo, dei contadini che lavorano il bambù, delle contadine nelle risaie, della vita spalla a spalla con l’acqua. Sono immagini descrittive su come la gente birmana cammina, si muove, studia, lavora, sulla loro spiritualità e sulla loro vita, sui loro ritmi, sulla loro battaglia quotidiana contro un regime silenzioso. E’ uno sguardo con l’occhio europeo di chi li guarda ammirato e stupito.

Un ringraziamento a Dafne per la simbiosi e la comune visione nel viaggio, a Paolo e Giulia per il fondamentale supporto organizzativo, a Matteo per la grafica. Un ringraziamento inoltre a Piero Cammelli e Orazio Pacini.Questa mostra è dedicata a Aung San Suu Kyi, premio Nobel per la Pace 1991 e leader della National League for Democracy, partito vincitore alle uniche e ultime elezioni democratiche e al quale è stato impedito di governare dalla repressione militare. La donna è tuttora agli arresti domiciliari.

Accorrete numerosi,
salutissimi,
Robiciattola

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