lunedì 21 settembre 2009

Venezia a Roma

Nel 2001 Chereau ha vinto l'Orso d'oro a Berlino per il suo Intimacy, tratto da un bellissimo libro di Hanif Kureishi. Berlino è un affare strano.
Durante "Venezia a Roma" hanno programmato, in una serata, Chereau e Akin e vederli entrambi è stata una prova di schizofrenia notevole, per il consistente cambio di atmosfera e genere!
Il primo, Persecution, era un film d'amore (?), in cui la Gainsburg e Duris dialogavano del nulla per due ore, scambiandosi sensazioni evanescenti, con qualche inserimento di altro personaggio la cui presenza non sembrava risolvere o avere un risvolto, insomma, pessimo.
Tenta di riprendersi un tantino sul finale, ma è troppo poco.

Il secondo, Soul Kitchen, uno spasso vero!!!
Fatih Akin, il turco-tedesco cresciuto ad Amburgo ha il chiodo fisso dell'integrazione di diverse culture. Il regista de La sposa turca, film che non si lasciava amare spasmodicamente, ha cambiato rotta buttandosi con successo sulla commedia.
Pieno zeppo di caratteristi, di storie, di musica, di gag, di amore e giustizia! Chi più ne ha, più ne metta, ma sappiate che tutti gli ingredienti erano perfettamente dosati e, dunque, la ricetta finale non poteva che risultare ottima!
Zinos, il protagonista, deve districarsi tra un fratello galeotto, una ricca tedesca, un aguzzino ed un cuoco pazzo (il protagonista de La Sposa Turca).
Mille e più situazioni tutte create ottimamente dall'occhio turco-tedesco di Akin. E gli attori esilaranti, in primis Moritz Bleibtreu (Lola Corre, Le particelle elementari, La banda Baader Meinhof). Perfetti i tempi e le battute.
Così, a Venezia, il Premio Speciale della Giuria è andato meritatamente a questo piccolo film.

Robiciattola

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